Storia  

 

   
Alle soglie del 60°
 

 

 

ll Fogolâr Furlan di Roma è stato fondato nel 1947 (statuto 969), presieduto dal prof. Pier Silverio Leicht, dall’avv. Danilo Sartogo (1962-1974) e dal dott. Adriano Degano (dal 1974). Dal 1977 negli uffici regionali di Piazza Colonna e dal 1986 in Via Principessa Clotilde, 1/a, (lascito Morpurgo, acquistato dalla Regione Friuli Venezia Giulia) dal 1° gennaio 2006 è nella CASA DELLE REGIONI in Via Aldrovandi, 16 ove ha sede l'UNAR - UNIONE DELLE ASSOCIAZIONI REGIONALI.

 

 
 

Dopo alcuni incontri avvenuti nel 1946 a Roma, un gruppo di friulani decise di costituire il Fogolâr Furlàn sotto la spinta del prof. Carlo Cantoni. Nel 1949, formalizzata la costituzione, assunse la presidenza il prof. Pier Silverio Leicht, vice presidente dell’Accademia nazionale dei Lincei. Fra i promotori il dr. Mario Braidotti, don Luigi Celledoni, dr. Giuseppe Filipponi, prof. Giordano Giacomello, conte Luigi Miani, prof. Aurelio Mistruzzi, ing. Antonio e Alvise Mizzau, prof. Ugo Peratoner, arch. Cesare Pascoletti, dr. Cristiano Ridomi, avv. Danilo Sartogo, dr. Pietro Veroi

 
 

Il trasferimento dell’associazione degli alpini da via dei Crociferi, dove il Fogolâr era ospitato, a viale Giulio Cesare, determinò una stasi poi superata, il 12 maggio 1955, dal sen. avv. Tiziano Tessitori, che elaborò lo statuto con D. Sartogo e l’attivo vice‑presidente prof. C. Cantoni.

 
 

Scomparso il prof. Cantoni, una carica di vitalità venne data al Fogolâr dal dr. Adriano Degano, giunto a Roma nel 1961, allora consigliere della Filologica Friulana, che promosse la costituzione di un Comitato organizzatore presieduto dalla medaglia d’oro Giuseppe Zigiotti col comm. Giuseppe Di Santolo Venuti e col prof. Alberto Asquini.

 
 

Un periodo brillante quello, nel quale molti furono i friulani ‑ «quei dannati del lavoro», come li ha giustamente descritti il romanziere Sgorlòn ‑ che scelsero Roma come loro seconda patria. Nel frattempo, auspice l’arcivescovo Giuseppe Zaffonato, ebbero luogo grandi manifestazioni fra le quali quella in onore del neo card. Ildebrando Antoniutti e del vescovo e storico Pio Paschini e quella dei Padri conciliari di origine friulana fra i quali i card. Caggiano e Pironio, operanti in Argentina.

 
 

Nel frattempo si costituirono gli organi del Fogolâr: venne eletto presidente l’avv. Danilo Sartogo, vice presidente il dr. Adriano Degano e segretario Mario Maurich. Molte furono le iniziative: convegni di studio sui problemi della neo costituita regione del Friuli‑Venezia Giulia, la celebrazione della giornata del lavoratore friulano, il 30° anniversario della bonifica dell’Agro pontino (29‑30 aprile ‑ 1 maggio 1965) e la costituzione del Fogolâr Furlàn di Latina. Nel 1974, scomparso il presidente, avv. Sartogo, venne eletto il dr. Adriano Degano.

 
 

Nell’ambito del Fogolâr dal 1962 al 1987 è stato assai attivo il Gruppo Corale, fondato dal maestro Nino Brandolini e da Alfredo Milocco con Alda Bertossi e Ferrante Giabbai. Fra i vari maestri succeduti vanno ricordati in particolare per la loro bravura la prof.ssa Fernanda Guglielmotti e soprattutto il m° Fausto Corrubolo, docente anche nel conservatorio di Santa Cecilia di Roma. Il maestro Nino Brandolini, li ha affiancati come vice maestro e organizzatore dei vari concerti tenuti a Roma, in vari località di Italia e soprattutto in Friuli. Il repertorio si basava essenzialmente sull’esecuzione di villotte friulane, che il m° Corrubolo presentava nelle originarie versioni.

 
 

All’indomani del terribile sisma del maggio ‘76, che colpì gran parte del Friuli, il Fogolâr  operò col Commissario del Governo, sen. Scardaccione al Ministero dell’Interno, e organizzò due centri di raccolta collegati, tramite la SIP, con tutto il mondo, facendo giungere le prime notizie grazie allo stretto collegamento operativo con il Ministero dell’Interno, la CRI, le forze armate, la RAI, nonché con il commissario per il Friuli sen. Giuseppe Zamberletti e il vice  commissario gen. Mario Rossi.

 
 

Furono inviati in Friuli 23 carichi aerei, macchinari, 36 roulottes donate grazie  a Domenico Aquili e benedette a p.za S. Pietro dal Papa e dal card. U. Poletti, opere d’arte ad Osoppo e ad Avilla di Buia, fondi a Gemona e oltre 106 milioni a Venzone, destinati all’erigendo museo della civiltà locale e contadina. Inoltre, su proposta di Stanislao Nievo, il Fogolâr ottenne, da parte del Comune di Roma, l’adozione di Venzone, contribuendo, in tal modo, alla ricostruzione del palazzo Orgnani‑Martina.

 
 

Oltre 55 giovani volontari di Roma guidati da Luigi Cirillo, per oltre 45 giorni catalogarono pietre a Venzone.

 

Nel 30/mo del Fogolâr (1979) venne offerta a papa Giovanni Paolo II una grande pala della Madonna, opera di G. Cesari  (XVI sec.) da lui donata alla chiesa di Avilla di Buia “perché il Friuli rinasca”.

 

Venne, inoltre, istituito il prestigioso «Premio Giovanni da Udine. Presenza friulana a Roma e nel Lazio», svoltosi ai massimi livelli istituzionali,( le ultime edizioni in Quirinale con la partecipazione del Presidente della Repubblica). Nel  2002, è stato edito il volume e tenuta la mostra «cinquant’anni di Friuli a Roma», inaugurata dal card. Angelini e dal Presidente della Camera on. Casini.

 
 

Nel 1977 il Fogolâr ottenne temporanea ospitalità dalla Regione Friuli‑Venezia Giulia, a piazza Colonna, per poi, nel 1986, trasferirsi nello stabile di Via Principessa Clotilde 1/A, in un palazzo, generoso lascito del barone Morpurgo all’Ospedale Civile di Udine, acquistato, nel 1977, dalla Regione Friuli‑Venezia Giulia, inaugurata il 29‑4‑1987 dal card. Eduardo Pironio.   Purtroppo è stato venduto nel 2004 , per cui il Fogolâr ha sede nella Casa delle Associazioni regionali «Italica Gens», in via Aldrovandi, 16 , concessa dal sindaco on. Walter Veltroni

 

La sede, punto di riferimento per i friulani e sede periferica di «Friuli nel Mondo», ha una ricca biblioteca, intitolata al Presidente onorario sir Paul Girolami, ospita mostre d’arte, è dotata di attrezzature computerizzate ed è in grado di offrire servizi di accoglienza e di intermediazione a favore di tutta la nostra collettività, oltre che a svolgere quell’intensa attività che la contraddistingue come portabandiera della cultura friulana nella capitale. Attività che si estrinseca anche attraverso un attivo gruppo Giovani, gli incontri «Fradae e culture», i corsi di cucina e di bridge, l’accoglienza di gruppi di corregionali provenienti dal Friuli e dalle varie parti del mondo, ecc. Nel suo ambito operano l’Udinese Club e la Contea romana del Ducato dei Vini Friulani.

 

L’attività culturale e sociale del Fogolâr Furlàn di Roma si estrinseca attraverso la rivista semestrale «Fogolâr Furlàn», ed un mensile «Presenza friulana» che raggiungono i soci, nonché gli Enti, le associazioni, la stampa, ecc.

 
     
 

Iniziative a roma per i terremotatI

 
     
 

Innumerevoli furono nella Capitale   le iniziative per i terremotati, l’invio dei soccorsi, mezzi e fondi.

 
 

Soprattutto  da parte del Comune, delle Circoscrizioni , della Chiesa che stimolata, dalle commoventi parole  del S. Padre PaoloVI  e dalle iniziative promosse dal cardinale Vicario Ugo Poletti, promosse raccolte in tutte le Chiese  e attraverso la Caritas.

 
 

La Diocesi di Roma  ha operato ed assistito le popolazioni di Osoppo per oltre un anno. Il mondo dello spettacolo organizzò nei maggiori teatri concerti, manifestazioni teatrali, serate poetiche e di varietà in unisono  con tutte le Istituzioni pubbliche , private e associative.  Provvidenziale fu l’intervento dell’Esercito, della Croce Rossa, della Polizia, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, dei Ministeri, dei Rotary e Lyons e di tantissimi organismi, religiosi e laici che suscitarono, un moto straordinario di solidarietà fra la popolazione romana

   
 

 

   
 

   

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 Ultimo aggiornamento: 15-04-20